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Paola Cassese - Musicoterapeuta
Presentazione, dimostrazione ed esecuzione
musicale dello strumento musicale elettronico più antico, il “Theremin”. Lo
strumento non prevede il contatto fisico dell'esecutore. Inventato nel 1919 dal
fisico sovietico Lev Sergeevič Termen (noto in Occidente come Léon Theremin o
Theremine), si basa su oscillatori che, lavorando in isofrequenza al di fuori
dello spettro udibile, producono, per alterazioni delle loro caratteristiche a
seguito della presenza delle mani del musicista nel campo d'onda, dei suoni sul
principio fisico del battimento, questa volta nel campo delle frequenze
udibili. Il seminario prevede una prima parte di presentazione dello strumento
da parte del musicista con cenni storici e una spiegazione scientifica sul
funzionamento. Seguirà una breve esecuzione musicale con il Theremin
accompagnato da altri strumenti musicali. Dopo l’esecuzione musicale i
partecipanti del seminario potranno sperimentare direttamente lo strumento.
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Luciano
Teresi e Roberto D’Autilia - Dipartimento di Matematica e Fisica
In questo
seminario sentiremo tanta musica, selezionata da quanto prodotto negli ultimi
500 anni. Il filo conduttore è il profondo legame tra scienza (la fisica del
suono), la tecnologia (la costruzione degli strumenti musicali), e la musica
prodotta nelle varie epoche. Il tutto sarà accompagnato da video proiezioni e ascolto di brani
musicali. Iniziando da Claudio Monteverdi arriveremo fino a Brian Eno, passando
per J.S. Bach e la sua scala ben temperata, e scopriremo come la tecnologia abbia
influenzato sia il pensiero che la produzione musicale, e in ultimo il nostro
modo di fruire la musica. Verrà anche
discusso il sottile legame tra la melodia del parlato e il canto, in relazione
ai sitemi cosiddetti auto-oscillanti.
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Fabrizio Petrucci,
Paolo Montini,
Valerio D’Amico, Cristina Martellini, Luca Martinelli, Eleonora Rossi e Giulio Settanta - Dipartimento di Matematica e Fisica
Mauro Iodice, INFN, Sezione Roma Tre
I raggi
cosmici provenienti dallo spazio, prevalentemente protoni e nuclei leggeri, e i
loro prodotti (muoni, fotoni, elettroni…)
ci investono continuamente con un flusso di 100 particelle penetranti
per metro quadro al secondo. Cosa sono? Da dove vengono? Cosa ci insegnano
sulle particelle elementari? Che informazioni trasportano su quanto avviene ed
è avvenuto nell’Universo? Che effetti hanno sulla vita sulla Terra? E sulle
prospettive di vita nello spazio? Come li possiamo osservare? Verranno illustrati, utilizzando dei
prototipi di rivelatori di particelle esposti ai raggi cosmici, i principi
della rivelazione delle particelle utilizzati nei grandi apparati sperimentali,
che sono anche alla base di importanti applicazioni di rilevanza sociale, in
particolare nell’ambito della diagnostica medica. Osserveremo insieme i raggi
cosmici in tempo reale!
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