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Sandra Moreno, Fiorella Colasuonno e Alessia Niceforo - Dipartimento di Scienze
Osserveremo
insieme modelli e preparati microscopici di uova ed embrioni di vertebrati,
incluso l’uomo. Riconosceremo i diversi stadi di sviluppo con l’aiuto di video
e brochures preparate ad hoc.
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Simone Cacace - Dipartimento di Matematica e Fisica
Il leggendario videogioco Pakku-Man (Uomo-Disco) fu concepito da Tohru Iwatani durante una cena con gli amici, osservando attentamente una pizza cui mancava una fetta. Pubblicato sul mercato giapponese il 22 maggio 1980, fu successivamente acquistato da Midway Games e rivenduto con il nome Pac-Man. Il resto è storia! Lo scopo del gioco è condurre una creatura gialla (Pac-Man) all’interno di un labirinto e mangiare tutte le piccole pillole presenti. Il giocatore può interagire con Pac-Man modificando la sua direzione di marcia, fuggendo da quattro fantasmini colorati che, a loro volta, tentano di mangiarlo. Un grande aiuto per vincere il gioco è il fatto che i fantasmini hanno un comportamento prestabilito e non cooperativo. Inoltre, nel gioco sono presenti quattro pillole speciali che, una volta inghiottite, rendono Pac-Man temporaneamente invulnerabile. Da un punto di vista matematico, Pac-Man pone svariati e interessanti problemi di Analisi Matematica, Analisi Numerica e Calcolo Scientifico. In occasione della Notte dei Ricercatori 2017 verrà presentato Pac-Man^HJ, una rivisitazione del gioco in chiave matematica, basata sulla Teoria dei Giochi Differenziali e sulla risoluzione numerica di Equazioni alle Derivate Parziali di tipo Hamilton-Jacobi. La sfida è aperta...
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Francesca Cifelli, Francesca Funiciello, Giorgia Carlucci, Francesco
Basile, Massimo Mattei, Veronica Fioramonti, Gaia Siravo e Roberto Mazza - Dipartimento di
Scienze
Attraverso l’utilizzo di modelli
tridimensionali, di mappe geologiche e di rocce esploreremo la geologia della
città di Roma e scopriremo le ragioni per le quali gli antichi Romani scelsero
questo luogo per fondare ROMA CAPUT MUNDI. La
peculiare conformazione del territorio, infatti, ha contribuito alla
nascita, allo sviluppo e alla supremazia della città di Roma: la vicinanza di
un grande fiume, il Fiume Tevere, che permetteva un comodo accesso al mare; i
rilievi collinari, che favorivano la difesa; la disponibilità di risorse
territoriali quasi inesauribili, in particolare materiale da costruzione (di
ottima qualità e facilmente reperibile) e, ancora più importante, acqua fresca
e pulita proveniente dalle vicine propaggini dell’Appennino. Il successo di
Roma non sarebbe stato possibile senza la miriade di vantaggi assicurati dalla
geologia del suo territorio! Persino le straordinarie innovazioni tecnologiche
nel campo dell’ingegneria e dell’architettura, come per esempio la
progettazione di acquedotti, per le quali l’antica Roma è giustamente famosa,
sono legate alla costituzione geologica del suo territorio. Ma se i fattori
geologici da una parte hanno contribuito allo sviluppo e allo splendore della
città, dall’altra rappresentano degli elementi di rischio per il territorio in
cui i cittadini di Roma vivono; insieme esploreremo quali sono i principali
rischi ai quali Roma è sensibile, inquadrandoli nel contesto naturale
dell’evoluzione geologica del territorio.
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